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mercoledì 12 gennaio 2011

DISTANZE NO LIMITS, IL LANCIO NEL SURFCASTING

l lancio è un chiodo fisso per il surfcaster con la convinzione: "se lancio più lontano prendo più pesce".
Di sicuro questa convinzione non è del tutto inesatta, ma ormai è risaputo che la distanza da raggiungere dovrà essere proporzionale alla preda da insidiare.
Infatti se siamo in cerca dell'orata da sogno, prepariamoci a raggiungere con i nostri lanci le barche che si trovano a largo, mentre se siamo in cerca della regina, il lancio (se così si può chiamare) dovrà toccare distanze molto brevi.


LA BUCA PERFETTA


Un lancio corto, non è l'unico motivo dei numerosi cappotti, ma il lancio nel vuoto di sicuro affida una buona percentuale del nostro successo alla fortuna.
Prima di allestire la nostra postazione, dobbiamo "leggere la spiaggia", non è un modo di dire, ma è un'attività che ogni surfcaster deve essere in grado di svolgere.
La lettura della spiaggia ci permette di verificare la presenza di buche o canali, nei quali si posa il materiale organico, che dopo la scaduta, porta i pesci ad avvicinarsi alla costa.
Il presupposto essenziale per riconoscere la buca o il canale è l' ESPERIENZA.
L'unico aiuto che si può scrivere è che in una fase di scaduta avanzata, il punto in cui l'onda non schiaccia, quindi lo spazio che intercorre tra un'onda e l'altra, potrebbe indicare una profondità maggiore dell'acqua e quindi una buca o un canale.

pescajonica.blogspot.com

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