CHI SI UBRIACA SI DIVERTE UNA SERA CHI SI SPOSA SI DIVERTE TRE GIORNI MA CHI IMPARA A PESCARE SI DIVERTE TUTTA LA VITA
venerdì 21 gennaio 2011
PESCA CON IL JIG....NON SOLO VERTICAL
Il jig è un'esca che come un alieno sceso sulla terra,con molta velocità, ha
invaso i panieri di tutti i pescatori da riva,sostituendo anche le esche più
amate e utilizzate dal professionista e dal dilettante.
Di sicuro sul mercato ne esistono di varie forme e colori,ma ciò che distingue
ogni modello è la distribuzione del peso e la qualità dei materiali.
Oltre al vertical,che altro non è che una modalità di recupero di particolari
jig, queste esce hanno invaso il mondo dello spinning, regalando grandi
risultati e quindi emozioni uniche.
Parliamo nel maggior parte dei casi di spinning ultralight, anche se esistono
jig dedicati allo spinning che pesano la bellezza di 60 gr.
Me per parlare di tutte le tipologie di casting-jig non basterebbero 500
pagine, per questo dedicheremo l'articolo allo spinning ultralight, quindi con
jig che arrivano fino a 20 grammi.
Ma i jig attirano pesci di tutte le dimensioni,da spigole di 200 grammi a
leccie che toccano tranquillamente i 10 kg., per questo non possiamo
abbandonare del tutto l'attrezzatura dello spinning pesante.
Infatti utilizzeremo trecciati ultrasottili,un mulinello 4000 e una canna dai
30 ai 40 grammi, la quale permetterà di controllare il jig con jerkate
energiche ma precise.
Leggendo i cataloghi dei vari marchi che adottano i jig, non possiamo non
notare il continuo consiglio di utilizzare il jig nelle mangianze o in caso di
frenesia alimentare.
Di sicuro non esiste esca in grado di sostituire il jig in queste situazioni,
ma anche nello spinning "cieco" i risultati non sono da sottovalutare, in
quanto come detto prima non si tratta di un'esca selettiva, ma di un'esca che
ci sorprende ad ogni cattura.
MODALITA'DI RECUPERO
Le modalità di recupero più utilizzate sono due, vale a dire"A SEGA",con
continue jerkate coordinate al recupero del mulinello, in cui il jig non fa
altro che muoversi grazie alle jerkate (decise e veloci), arrivando ad un
movimento che simula una sardina che si è allontanata dal branco e si trova
spaesata e impaurita.
Lo stesso effetto si ottiene con il recupero "LINEARE" dove il jig si muove in
maniera simile ad un ondulante, rispondendo in maniera ottimale ad ogni
jerkata.
Un consiglio pratico, è quello di rspondere agli attacchi aprendo l'archetto e
lasciando cadere il jig sul fondo, questo non potrà che istigare un secondo
attacco,lasciando inoltre al predatore, il tempo di ingoiare l'esca.
testo e foto: Vincenzo Aiello
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Sempre articoli completi ma molto comprensibili...Grande Vincenzo
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