Paga solo per i risultati -  Guadagna soldi con la

mercoledì 12 gennaio 2011

LO SPINNING

Lo spinning in mare è una delle ultime nate tra le tecniche di pesca in mare; principalmente consiste nel lanciare dalla costa un artificiale e, recuperandolo, si cerca di invogliare un predatore ad attaccarlo così da rimanere allamato alle ancorette o all'amo presente sull'artificiale. Questa tecnica è, in sintesi, l'unione e la fusione di due tecniche di diverso ambiente aliutetico: lo spinning in acqua dolce e la traina. Infatti ha ereditato dallo spinning in acqua dolce il concetto di base, le tecniche di lancio e l'attrezzatura, adeguandole all'ambiente marino; dalla traina ha invece ereditato le prede e le esche artificiali. Oggi lo spinning in mare sta trovando una sua strada e una sua filosofia che fà sempre nuovi proseliti ed è praticata da moltissimi pescatori, per lo più angler costretti a terra oppure appassionati di spinning di acqua dolce in "vacanza" al mare. Questa tecnica è da considerarsi una delle più difficili da praticare in mare e il "cappotto" è la regola. Ma, se si sceglie il momento magico, può dare soddisfazioni che nessuna altra tecnica può dare.



ATTREZZATURA
Per praticare lo spinning, si utilizzano canne con mulinello con lunghezza ed azione variabile, sia in base al luogo di pesca che alla tecnica particolare che viene adottata. Mentre per lo spinning in acqua dolce si usano attrezzi raramente superiori ai 2,5 mt., in quello in mare si usano attrezzi che possono anche superare i 4 mt. Caratteristica generale delle canne da spinning in mare sono la flessibilità e la leggerezza, unite ad una buona resistenza alla corrosione. Per i mulinelli, la scelta può variare tra i tradizionali fissi con frizione sensibile e quelli a bobina rotante, appositamente progettati per questo uso, che offrono maggiori gittate e capienze di filo. Vediamo quale attrezzatura è necessaria per le diverse tecniche:

  • Spinning dalle coste rocciose: L'attrezzatura è principalmente formata da due canne, una classica da spinning lunga non più di 2,5 mt, abbinata ad un mulinello fisso a frizione micrometrica e un'attrezzo più lungo, tra i 3,5-4,0 mt. a spiccata elasticità in punta, abbinato ad un mulinello fisso a frizione micrometrica o a bobina rotante con guidafilo.

  • Spinning nei porti: L'attrezzatura è principalmente formata da una classica canna da spinning lunga non più di 2,5 mt, abbinata ad un mulinello fisso a frizione micrometrica con cimino molto elastico e sensibile.

  • Spinning dalla spiaggia: L'attrezzatura è principalmente formata da due canne, una ad innesti lunga tra 2,5-3,0 mt, abbinata ad un mulinello fisso a frizione micrometrica e un'attrezzo più lungo, anche telescopico, tra i 3,5-4,5 mt. a spiccata elasticità in punta, abbinato ad un mulinello fisso a frizione micrometrica o a bobina rotante con guidafilo.

  • Completano l'attrezzatura un guadino a mano richiudibile da portare alla cintura, comunemente usato dai pescatori di trote in fiume, che ci permetterà di salpare le prede in tutta sicurezza.

    ARTIFICIALI
    Gli artificiali usati nello spinning sono essenzialemente quelli utilizzati per la traina, sopratutto quella costiera, con qualche eccezione, quali le imitazioni delle cieche in plastica, i Grub e i poppers. Per gli artificiali classici, vi rimandiamo all'articolo della traina costiera, mentre quì di seguito descriviamo le altre:


  • POPPERS: Scoperti ultimamente trovano la loro efficacia con lo spinning alla Leccia in superficie. Sono delle imitazioni molto fantasiose di pesciolini che, per la mancanza di paletta e per il muso concavo, quando vendono recuperati sollevano spruzzi e fanno parecchio rumore, invitando il predone ad attaccare. Anche Spigole e Pesci Serra attaccano questo artificiale che, per la sua natura, può essere anche artigianale e "fatto in casa". Risultano più attiranti quelli molto colorati e con gli occhi grandi. Ne esistono anche piumati, con piume bianche o colorate.

  • Grub: Se i poppers possono essere considerate esche "strane", i Grub vi stupiranno ancora di più, in quanto praticamente non assomigliano a nulla di "terrestre" ma a creature "marziane", provenienti da altri mondi! Pare però che con prede come l'occhiata, leccia, e aguglia faccia "bottino". Sono, in sintesi, codine di silicone di svariati colori e celano al loro interno un amo normale o con la testina piombata e "decorata" con piccoli occhi.

  • Leccia catturata con un popper
    I posti dove è possibile praticare lo spinning sono principalmente tre: le coste rocciose, le spiaggie e i porti; và da sè che, come per altre tecniche di pesca in mare, la presenza di acqua dolce in uno dei posti già visti aumenta considerevolmente le possibilità di fare buone catture. Sulle scogliere, sono da preferire le poste che si trovano in prossimità di punte, oppure di franate degradanti o anche in calette con fondo misto di sabbia e roccia, da sempre patrie natie della minutaglia più disparata che rappresentano il "primo piatto" proprio dei predatori che stiamo cercando. Le spiaggie sono sicuramente un campo più difficile, specialmente se di bassa profondità, ma da consigliare in caso di mareggiate o con mare nella fase iniziale di scaduta. I Porti sono il posto migliore per cominciare ad impratichirsi a questa tecnica e possono offrire "grosse" sorprese, anche con acque tranquille ed in orari non proprio ideali.
    Lo spinning si pratica tutto l'anno, con un incremento particolare delle catture in estate e in autunno, momento i cui sono presenti i pelagici. L'inverno è il momento propizio per le grosse Spigole, ammesso che si conoscano le poste buone. Dal punto di vista meteo, un mare piatto e limpido non invoglia certo alla battuta e non può che procurarci un bel "cappotto"! Le altre condizioni sono più allettanti ed il massimo è il mare nella fase iniziale di scaduta. Gli orari migliori sono, come sempre, il mattino presto ed il tramonto. Con acque molto mosse si può provare, con qualche probabilità di riuscita, a qualsiasi ora.



    PREDE
    Ricciolette catturate con i minnows Le prede dello spinning sono principalmente le specie predatrici, anche se capita spesso di catturare altre prede (ad es. salpe, sciarrano, tracine) che attaccano l'artificiale solo per aggressività naturale o per la difesa del territorio. Vediamo le caratteristiche delle prede principali:

  • Spigola: È la più ricercata dal pescatore a spinning e catturarla richiede conoscenza delle abitudini del pesce e scelta del momento migliore. Attacca principalmente minnows e ondulanti e và cercata sopratutto in superficie e in acque torbide e ricche di spuma, sulla costa rocciosa bassa, le spiaggie e nei porti. Zone "magiche" sono gli estuari di fiumi e piccoli corsi d'acqua.

  • Occhiata: Rappresenta la preda più comune di questa tecnica e si cattura principalmente con gli ondulanti e minnows. È molto interessata anche alle piume presentate sia come ornamento degli artificiali che con testine e ami piombati. Zona di elezione dell'occhiata, sono le scogliere alte con fondali consistenti.

  • Aguglia: Molto aggressivo, questo belonide rappresenterà molte volte il "premio di consolazione" del pescatore. Se abbiamo a tiro di canna un branco di aguglie, il divertimento è assicurato. Attacca voracemente i piccoli ondulanti e piume. Non è raro catturarlo anche con i minnows a volte anche di grosse dimensioni. È presente sia sulle coste rocciose che nei porti.

  • Ricciola: Sarà una preda possibile nei momenti di passo di questo pelagico e non sarà mai allo stato adulto. Presente in prossimità della costa nei periodi di settembre/ottobre, prima di muoversi verso le secche in mare aperto è particolarmente aggressiva ed attacca minnows ed ondulanti consistenti. Presente principalmente sulle coste rocciose alte con fondali consistenti oppure nelle grandi insenature sabbiose.
    Una Leccia stella catturata con un ondulante

  • Pesce Serra: Il predatore per eccellenza è una delle prede più ambite dal pescatore a spinning ed è sicuramente il più difficile da portare a casa. Se anche abbiamo la fortuna di averlo in canna, non è detto che la disputa si concluda a nostro favore. Attacca principalmente minnows nelle misure maxi. Sarà più probabile la sua cattura in prossimità delle punte che si insuano in mare aperto, coste rocciose alte e spiaggie con fondali consistenti.

  • Leccia: A spinning è possibile catturarne di due specie: la stella e amia. Rappresentano il sogno di ogni pescatore ed è l'unica preda che può raggiungere misure considerevoli. Si insidia con i minnows e i poppers grandi e vistosi. La si deve cercare sulle scogliere alte e nelle ampie insenature sabbiose, anche se non è raro catturarle nelle acque esterne dei porti e nelle darsene. Attacca l'esca principalmente in superficie.

  • Luccio di Mare: La cattura di un luccio di mare ha sempre un sapore "tropicale", facendoci venire in mente i più famosi barracuda. Sicuramente poco frequente si preannuncierà con un attacco violentissimo e se non stiamo utilizzando un adeguato minnows, sarà difficile portarlo in secco. Dotato di denti affilatissimi, può tranciare facilmente il nylon e rendere inservibile il minnows che stiamo utilizzando. Si incontra sulle scogliere alte con alti fondali. È un predatore che attacca in superficie.


  • Nessun commento:

    Posta un commento